Olof Palme

Pragmatico e deciso, Palme condusse una vita politica coraggiosa e rischiosa in chiave internazionale, opponendosi alla guerra del Vietnam, all'apartheid sudafricano, alla Spagna franchista e alla proliferazione delle armi nucleari, sostenendo l'energia nucleare civile. Intrattenne buoni rapporti col blocco comunista (pur criticandone duramente l'autoritarismo, in particolare si oppose alle repressioni del regime sovietico di Leonid Brežnev e alle incursioni militari in acque svedesi, e a quello della Cecoslovacchia appoggiando la primavera di Praga), con la Cuba di Fidel Castro e il Cile di Salvador Allende, manifestando una decisa opposizione diplomatica al governo dittatoriale di Augusto Pinochet, instauratosi nel paese sudamericano dopo la morte violenta di Allende durante il golpe del 1973 voluto dagli USA, e con i paesi non allineati.
Fu nominato nel 1986 come mediatore dell'ONU nella guerra Iran-Iraq. Venne candidato anche alla carica di Segretario generale delle Nazioni Unite, fu vicepresidente dell'Internazionale Socialista, e favorì l'integrazione europea. In politica interna contribuì alla crescita e al rafforzamento della socialdemocrazia di tipo nordico (modello svedese), propugnando l'avvento di un tipo di economia pianificata in un contesto di socialismo democratico, cogestione delle grandi imprese e sindacalismo. da Wikipedia